C’è un dubbio che attanaglia i non esperti del settore quando si parla di tempra termica del vetro: si dice vetro temperato o temprato? Questo breve approfondimento su uno dei materiali più incredibili del nostro pianeta, parte proprio da qui, da una definizione.
Perché quando si vuol dimostrare di conoscere qualcosa, le parole sono importanti. La dicitura più giusta è “vetro temprato”, perché parliamo di un vetro che è sottoposto a un trattamento termico – tempra appunto – che ha lo scopo di migliorarlo dal punto di vista di resistenza e flessibilità.
Tuttavia parlare di vetro temperato non è del tutto sbagliato: questa nomenclatura deriva dall’inglese “tempered glass”.
Sei libero di chiamarlo come desideri, perché il processo produttivo è lo stesso, ma da ora in poi saprai anche motivare la tua scelta.
La temperatura e come condiziona le proprietà del vetro
Abbiamo sottolineato che il processo di tempra termica del vetro serve proprio a modificare le proprietà meccaniche della superficie. Il vetro infatti, in quanto materiale amorfo, non ha una struttura definita, e quindi le sue proprietà fisiche dipendono direttamente dalla temperatura.
Quando è esposto ad alte temperature è duttile, plastico e malleabile; in presenza di temperature più basse la superficie appare più dura e trasparente.
Per capire quali proprietà ha un vetro dal punto di vista della fisica, dobbiamo analizzare la storia termica e cioè il modo in cui viene raffreddato dopo il trattamento termico. Se il vetro viene raffreddato troppo rapidamente risulterà più fragile.
La durezza di un vetro, quali fattori incidono
Un po’ come per le proprietà fisiche, la cui definizione dipende da vari fattori, anche la durezza del vetro non può essere inquadrata con precisione.
Se si tratta di tempra termica del vetro, sappiamo già che il vetro è stato sottoposto a un processo che lo ha reso più resistente e duro.
Rendendo il discorso più generico, la durezza del vetro è analizzata attraverso la scala di Mohs, dove si comparano diversi minerali. In questa scala il vetro si colloca tra l’apatite e il quarzo, cioè tra il 5° e il 7° posto, ma per poter dichiarare effettivamente quando è duro bisogna analizzare la sua composizione.
Nei nostri stabilimenti interveniamo sulla struttura del vetro per renderlo esattamente come desideriamo: più sono specifiche le richieste del cliente, maggiori saranno i trattamenti chimici e fisici che permetteranno di fornire un prodotto che supera le aspettative.